Estinte

Bertolfi: famiglia notabile dal seicento ed estinta nel settecento che vantò notai e proprietari terrieri. Nel Catasto Onciario del 1746 risulta un "Magnifico Domenicantonio Bertolfi, Regio Notaro d'anni 82" che guadagnava ben 287 once l'anno. Costui fece edificare l’altare del S.mo Crocifisso e quello della S.ma Annunziata nella chiesa del Rosario. Lo Jus Patronato di detti altari passò poi a carico della famiglia Francesconi per questioni ereditarie e quest'ultima vi fece scolpire ai loro lati quattro bassorilievi riportanti l'arma gentilizia di famiglia

De Roccis: Notabile famiglia di Navelli estinta nella prima metà del novecento che edificò un palazzo nell’ottocento e vantò vari sindaci e proprietari terrieri.

Onofri: Famiglia notabile dal seicento. Nel catasto onciario del 1746 risulta un "Magnifico Don Clodoveo Onofri, dottore di Legge d'anni 69" marito di "Donna Elisabetta Piccioli" che guadagnava ben 406 once l'anno. Costui rimodernò il locale inglobante l'antica "Porta Villotta" facendone un vero e proprio palazzo con loggia panoramica e cappella privata. Detto edificio passò poi nelle mani di "Quirino Benedetti", un benestante Navellese che tutti chiamavano "il Conte" e difatti oggi detto edificio è conosciuto come "la casa del Conte" (ovviamente Quirino Benedetti non era ne Conte, ne nobile). Questa casata ebbe, tra cinquecento e settecento, lo Jus Patronato dell' altare di Santa Maria Maddalena e il diritto di sepoltura nella chiesa del Suffragio e si estinse nella prima metà del novecento.

 

Fiorenti

Santucci: divenne notabile nel tardo ottocento e vantò diversi avvocati, politici e proprietari terrieri. Divenne in parte proprietaria del Palazzo Baronale nella seconda metà del novecento tanto che tuttora detto edificio viene definito “Palazzo Santucci”. Alzò uno stemma di cittadinanza nella seconda metà del 1800 e edificò una villa ai piedi del paese nei pressi di piazza San Pelino nella seconda metà del 1800.

 

torna alla mappa del sito

torna alla home page